PICCOLI MAESTRI Elena Arvigo
UNA PALESTRA DEI SENTIMENTI
Laboratorio teatrale di Elena Arvigo
Elena Arvigo torna al Teatro della Brigata in doppia veste di pedagoga e attrice.
Il laboratorio si concentrerà sullo studio di testi poetici cari alla città di Livorno, per attraversare il corpo poetico della parola come un flusso di coscienza e approfittare del percorso come un approfondimento della propria relazione con la nostra città.
Dice Elena Arvigo
“A me piacerebbe indagare il rapporto poetico di ogni partecipante con Livorno – La città intesa come contenitore di suggestioni poetiche. Ogni luogo ha una sua anima e la nostra produzione artistica , anche come interpreti , e’ fortemente condizionata dai luoghi . Mi piacerebbe che ognuno cercasse il senso della parola “radice” e “autentico” e si ponesse in ascolto della città e di quello che già è stato – Per questo la partenza è la poesia di Caproni e di Ciampi. Ma non si escludono, anzi sono benvenute, proposte non solo letterarie . Modigliani e Frida, Misul, Aldo Mieli, Giovanni Fattori, Pietro Mascagni, sono figure che consiglio di approfondire a chi dovesse fare questo laboratorio, ma forse anche la registrazione delle onde del mare di Livorno, come dei suoi gabbiani e delle sue vie, possono essere un materiale, un profumo, da cui partire e trovare ispirazione.
Ripercorrere le orme di chi e’ passato per trovare i propri passi Oggi .
Buon Lavoro “
Il corso è per attori ma sono benvenuti registi e drammaturghi che vogliano indagare il processo di creazione e distrazione del pensiero nell’invenzione del flusso interiore del monologo.
Le questioni sulle quali si articolerà il lavoro sono :
Come rendere vivo il flusso di dis/attenzione.
Come rendere la paura un’amica.
Come dominare il pensiero attraverso la distrazione e il gioco.
Il personaggio da costruire prima di tutto è quello dell’attore “vivo” e pensante in grado di scegliere i suoi pensieri, condurli e farsi attraversare da essi, nello stesso istante. “Pensare bene” porterà a “sentire bene” e ogni azione sarà organica.
Il lavoro consiste nel trovare il “gate “ – la porta d’accesso – che ci permette di entrare in quel particolare “nuovo mondo” e offrire quelle parti di noi che possono essere utili per raccontare la storia che abbiamo scelto di regalare al pubblico .
Il personaggio sarà cosi tutt’uno con il corpo e il pensiero dell’attore “libero”.
Trovare una nuova pelle.
Questo lavoro creativo dell’attore non è un lavoro registico in senso stretto, ma può aiutare il regista e contribuire poeticamente alla costruzione dello spettacolo nella sua interezza.
L’attore è libero nella misura in cui si prende la responsabilità dello stare in scena. Anche la disobbedienza ha le sue regole e presuppone una presa di responsabilità .
L’obiettivo è aiutare l’attore a comprendere il suo approccio alla recitazione – alla rappresentazione di se’ – e renderlo completamente libero di fluttuare tra i propri pensieri e quelli del personaggio attraverso il testo – in un gioco di equilibrio continuo tra l’attenzione e la distrazione, la paura e lo slancio verso.
Con un buon allenamento si può imparare a non difendersi dall’imprevedibile e il teatro è un luogo sicuro per poterlo sperimentare .
In prossimità del’inizio verranno indicate alcune poesie di Giorgio Caproni da studiare.
Il lavoro procederà dall’analisi del testo alla creazione delle immagini necessarie per inventare il proprio “racconto” e renderlo unico e specifico.
Nell’ affrontare il lavoro, avere una buona memoria dei brani è condizione importante, ma non fondamentale per poter lavorare sul testo. Avere a memoria un testo crea solo l’illusione ottica di proteggere dal “non avere nulla da dire”.
Tuttavia ognuno è maestro di se stesso, dunque ognuno si senta libero di approcciarsi al testo compiendo delle scelte fin dal principio. Niente deve rappresentare un ostacolo.
Fin da ora. Il lavoro deve iniziare fin da ora.
E’ consentito portare tutto ciò che potrebbe aiutare il personale svolgimento dello studio: ogni sorta di costume, oggetto e musica. Possibilmente da evitare le tute da ginnastica.
Ben accette le proposte avanzate dai partecipanti. Per chi avesse già lavorato su questi testi e sentisse la necessità di confrontarsi con altre storie è possibile concordare altre letture.
Elena Arvigo, attrice e regista si è diplomata all’Accademia del Piccolo Teatro di Milano, ha avuto la segnalazione speciale “Premio Hystrio” nel 1999. In teatro è stata protagonista di tourné nazionali e internazionali, tra le quali: “Le signorine di Wilko” regia di Alvis Hermanis e “Noccioline” di Fausto Paravidino, regia di Valerio Binasco. E’ stata inoltre diretta da G. Strehler, E. Nekrosius, J. Lassale, P.Greenaway, V.Binasco, A.Longoni, N. Bruschetta, G. Boncoddo, F. Però, Glauco Mauri, L. Zingaretti, G. Albertazzi e molti altri. Ha preso parte a progetti internazionali per il cinema lavorando, tra i quali, con L.Pieraccioni, P.Virzì . Per la televisione è stata protagonista della “Piovra 10” e di numerosi film storici tra i quali “Perlasca”.
CALENDARIO
venerdì 21 dicembre ore 21:00 – 23:00 (2 ore)
Sabato 22 dicembre ore 10:00 – 13:00 pausa 14:00- 17:30 (6 ore e mezza)
Domenica 23 dicembre ore 10:00- 13:00 pausa 14:o0- 17:30 (6 ore e mezza)
COSTO 160 €* + 20 euro tessera associativa per un totale di 15 h di lavoro
*Agevolazioni previste per coloro che volessero iscriversi a due o più laboratori della rassegna