PICCOLI MAESTRI- GIACOMINAZZA

Data domenica 15 dicembre 2019
Orario 9:15 pm
Location Teatro della Brigata
via Brigata Garibaldi 6, 57127 Livorno
per info&prenotazioni cell 3278844341
oppure scrivi a info@teatrodellabrigata.it

GIACOMINAZZA

di  ACCURA TEATRO

con LUANA RONDINELLI e GIOVANNA MANGIU’

Aiuto regia Silvia Bello
Musiche originali Adriano Dragotta
Luci Amedeo Abate
                                                                               Regia Luana Rondinelli

 

 
“Giacominazza ha regalato verve, passione, velocità e dialetto in un tema omosessuale ancora
inusuale. L’amore saffico che non vuole nascondersi tra le mura di una casa ma preme per uscire
allo scoperto tra le viuzze di un paesino siciliano che non è pronto, come non lo è una delle due
protagoniste, ad accettare lo sfondamento di questo tabù.

“È facile essere bravi quando ti vesti a
colori ma di dentro sì niura”.

Vincitore del premio della Rassegna di Corti Teatrali  di Teatri Riflessi per la miglior drammaturgia scritture originali

Vincitore del premio come miglior caratterista e come miglior scrittura al Premio Nazionale di Teatro città di Leonforte per lo spettacolo Giacominazza. 

 

Giacominazza nasce nel 2013 come corto teatrale e debutta al Festval di corti teatrali “Teatri Riflessi” vincendo come miglior drammaturgia originale e menzione della stampa come miglior attrice.Il percorso drammaturgico non facile e turbolento ha reso Giacominazza “la figlia ribelle” quella che vuole alzare la testa a tutti i costi, ed è proprio questo lo spirito di questo spettacolo, la voglia di non arrendersi mai al pregiudizio degli altri, di non sottostare al chiacchiericcio maligno che spesso ci perseguita senza un motivo reale.Il Giacominazza di Luana Rondinelli debutta come primo studio al teatro Tor Bella Monaca, inserito nella rassegna “Ma che cos’è questa drammaturgia contemporanea” ha dato vigore allo spettacolo e mi ha permesso di crederci ancora di più, un percorso che fino ad oggi cresce e matura rendendo il lavoro sempre più piacevole e emozionante.Ciò che vogliamo regalare al pubblico è “un motivo in più”, per crederci, per amare, per non dubitare mai di se stessi, per esserci…senza maschere. Vogliamo farvi conoscere Mariannina, la cartomante, e Giacomina fiera ragazzina che vuole rompere gli schemi in un paesino della Sicilia che assomiglia incredibilmente a qualsiasi parte del mondo.
“Ho cercato il più possibile di lasciare spazio alla parola e alla passione interpretava, il dialetto siciliano ne facilita il risultato; un gioco di luci ci accompagna all’interno delle vite di due donne, Giacomina vittima dell’oppressione e delle malignità della gente cerca di scappare da una realtà che la renderebbe schiava e che le imporrebbe un determinato comportamento che la società vuole. Pronta a lasciare tutto pur di essere se stessa, ma a complicare le cose un’infatuazione improvvisa che potrebbe far
saltare i suoi piani, da lì l’idea di andare dalla cartomante del paese, perché se la gente è così cattiva quell’ amore non è altro che il frutto di un malocchio. Diversi incontri si susseguono e le due donne si ritrovano, una di fronte all’ altra, a “battersi con le parole” per giustificare le loro scelte di vita. Giacomina diversa per gli altri è la persona più vera, l’astrologa costruitasi un personaggio è ormai agli occhi della gente la normalità che va rispettata, questo a volte a discapito della propria libertà.”
Lo sguardo stolto della gente che guarda di traverso, lo sguardo “schifiato”, molesto, indagatore e punitivo nei confronti di “Giacominazza” di fronte all’omosessualità dichiarata, lo sguardo del “lontani da me” di chi come Mariannina ha tante cose da nascondere, ma le ha nascoste bene e alla gente piace cosi. Un dialogo fra due donne, due generazioni, due modi opposti di
affrontare la vita, le lega la stessa passione lo stesso modo di voler esserci a tutti i costi contro i pregiudizi inutili della gente, contro il chiacchiericcio maligno che spesso ci perseguita senza nessun motivo preciso solo perché “la gente” ha voglia di s-parlare.

RASSEGNA STAMPA

Di Nicole Jallin

Una drammaturgia fresca, coinvolgente, raffinatamente concreta, è la base testuale di Giacominazza: vincitore del catanese Festival Nazionale di Corti Teatrali “Teatri riflessi” del 2013 e secondo appuntamento (dopo A testa sutta) di “Argotdrama, focus sulla nuova
drammaturgia” che il Teatro Argot (fino al 19 aprile) propone al pubblico romano con due lavori scritti, diretti e interpretati da Luana Rondinelli. Lei, giovane autrice siciliana, affonda le mani nella sua terra per assorbirne il ruvido tepore della tradizione, il pesante colore del folklore e delle convezioni, il soffocante abbraccio dei pensieri, dei preconcetti, delle superstiziose regole imposte dagli altri,
dagli estranei extra-parentali, dalla gente fatta di perforanti sguardi privi di occhi, di additanti indici privi di mano, di giudicanti bisbiglii privi di bocca, tutti puntati contro la diversità: infettiva e virale minaccia di rottura della constatata e consacrata polverosa
chiusura mentale. Anatomie di volti e voci senza contorni che restano fuori dalla scena, come tangibili assenze che schiacciano, per riflesso, la coscienza intima e privata di chi quella “anomalia” la scopre, la accetta, la difende. E questa singolarità ha il nome di
Giacomina: un’adolescente non ancora donna e già scandalosamente innamorata di un’altra fimmina – causa della storpiatura identitaria in “Giacominazza” – che impara a conoscere la propria anima, a guardarsi dentro, a toccare col cuore il bruciore dell’emozione, l’irrefrenabile impulso che avvolge corpo e vista in una danza d’affetto, il soffio di pubblica liberazione e autodenuncia gridato a invisibili teste sorde e cieche.

A farle da ascoltatrice discreta, poi guaritrice stizzita e infine rassegnata confidente una cartomante vamp, Mariannina (la stessa Luana Rondinelli di attraente espressività) che, con religioso tavolo carico di carte e tarocchi, dadi e simboli religiosi, trucco pesante,
gioielli e vertiginose calzature, scioglie poco a poco il suo brevettato ruolo istituzionale e ipocrita di dispensatrice di proverbi e detti, formule magiche e previsioni (tutti declinati in un rigoroso ed euforico dialetto siculo), per agire da spavalda provocatrice e veemente
carezza materna, calorosa e sfacciata. Dopo Taddrarite del 2011, dove l’“Accura Teatro”, compagnia tutta al femminile fondata
dall’autrice, pressa sguardi e consapevolezze contro le pareti domestiche protettrici di violenze famigliari, e dopo A testa sutta (diretto e interpretato da Giovanni Carta), che avvia l’indagine sulla miopia grigia e crudele della società (non solo isolana) e sulla
ricchezza inedita di chi diverge dalla massa semplicemente perché guarda il mondo sottosopra, conGiacominazza si fa largo una talentuosa complicità fisica e verbale tra due donne che si snoda nel denso intreccio dialettico di parole e scambi, di ritmo
poetico e musicalità linguistica registicamente ben amalgamata nell’inseguirsi costante e pungente di drammaticità e sarcasmo, di angoscia e ironia, di cruccio interiore e simpatica beffa esteriore. Una scrittura che dà prova di come la drammaturgia contemporanea possa (e debba) solcare le pieghe recondite delle realtà quotidiane per raccontarne le storie silenziose, misteriosamente banali, scomode, immancabilmente umane e sanguigne: quelle che non devono smettere di urlare “taliàtimi!”.

CURRICULUM DI LUANA RONDINELLI

Luana Rondinelli Dopo il diploma alla scuola di teatro “Teatés” diretta dal maestro Michele Perriera, continua la formazione presso la scuola di recitazione “Ribalte” diretta da Enzo Garinei e partecipa a vari laboratori con Corinna Lo Castro, Filippo Luna, Emanuela Giordano, Marzia G. Lea Pacella e Serena Sinigaglia. Nel 2011 scrive dirige e interpreta “Taddrarite” spettacolo contro la violenza sulle donne, premiato come miglior spettacolo e miglior drammaturgia al Roma Fringe Festival, nello stesso anno fonda la compagnia Accura Teatro. Si classifica al secondo posto aggiudicandosi il premio della critica come miglior drammaturgia al “Premio Internazionale per la nuova drammaturgia Etica in Atto 2013” “Taddrarite”. Nel 2013 scrive “Giacominazza” testo premiato come miglior scrittura originale al concorso di corti teatrali “Teatri Riflessi” di Catania. Il 2013 è anche l’anno di A testa Sutta testo che si aggiudica il Premio Fersen alla drammaturgia, il premio come miglior attore a Giovanni Carta al festival Teatri Riflessi e Miglior spettacolo al festival Monodrama di Sala Consilina. Nel 2018 al teatro Antico di Segesta debutta Penelope – l’Odissea è fimmina testo vincitore del Premio Anima Mundi alla nuova drammaturgia femminile. Luana Rondinelli vince il Premio come miglior caratterista e come miglior scrittura al Premio Nazionale di Teatro città di Leonforte per lo spettacolo Giacominazza.

 

Ingresso intero 12 euro / ridotto 10 euro (allievi, associati e coppie)/ ridottissimo 7 euro ( under 14)